Concorso nazionale di progettazione “Erbacce al giardino!”
Il concorso esplora il tema delle "erbacce" come risorsa, oltre che come metafora di resistenza e trasformazione. Generalmente considerate inutili e dannose, le erbacce svolgono in realtà un importante ruolo ecologico. Il concorso vuole stimolare una riflessione sulla potenzialità delle erbacce, estendendola anche alla sfera della dimensione sociale. "Erbacce" vengono considerate infatti anche quelle persone, quei gruppi, quelle idee che non vivono secondo gli schemi, ma che grazie alla loro capacità di resistere e adattarsi, sono capaci di trasformare il contesto in cui si trovano.
L’idea di progetto nasce dalla riflessione sul significato spesso associato alle erbacce, intese come un qualcosa da estirpare, domare, contenere o controllare. Il progetto vuole restituire alle erbacce la libertà naturale di cui dovrebbero godere e che gli viene sottratta. Il gesto di liberazione si configura nel rovesciamento dei vasi, da sempre impiegati come contenitori e quindi come elementi che creano delle barriere divisorie.
I vasi rovesciati diventano così degli spiragli di uscita, delle finestre verso il mondo esterno e verso la libertà.
Semplici vasi di forma cubica in plastica riciclata e riciclabile, di dimensioni 40 x 40 x 40 cm, vengono disposti in cerchio, inclinandone progressivamente l’angolo di rotazione. Si alternano vasi ciechi, rivolti verso il basso, a vasi rovesciati, passaggi liberi per l’uscita delle erbacce. La sovrapposizione di cinque serie di vasi crea un totem dedicato alla libertà, elemento plastico movimentato dalla rotazione su se stesso e dall’alternanza tra pieni e vuoti. Le piante spontanee lì posizionate si affacciano verso l’esterno, libere di tracimare e continuare a crescere.
Il totem creato è adagiato su un tappeto di Acetoselle gialle.
Il tappeto è pensato circolare, per facilitare la percorrenza sui quattro lati, posto al centro delle aiuole esistenti, in asse rispetto al percorso principale che porta all’interno dell’Orto Botanico. La circonferenza creata, di raggio 3,5 mt, ha un’area di circa 40 mq ed è composta da un telo ricoperto di terreno concimato, da cui crescono fittamente le Acetoselle. La scelta di questo tipo di pianta deriva sia dal colore acceso, che crea una pennellata di giallo in un ambiente dai colori tenui e naturali, sia dalla capacità di questa pianta di attecchire su qualsiasi suolo grazie alla sua capacità infestante. Il significato del fiore associato alla “rinascita” e alla “fine delle preoccupazioni” ha confermato la scelta.
Dai cubi rovesciati si affacciano cascate di Rosmarino Ricadente, profumato ed estroverso.
Il giardino progettato diventa un luogo liberamente percorribile, un tappeto colorato centrato su una scultura che inneggia alla liberazione delle erbacce, al lasciar andare, al non porre barriere e al non voler contenere o confinare.